Falsi miti dell’ estate
Se c’è una stagione che meglio si adatta alla dieta, questa è sicuramente l’estate. O almeno così si crede.
Elencarne i motivi è apparentemente semplice: il caldo riduce l’appetito, i piatti di stagione sono più leggeri, le belle giornate favoriscono l’attività fisica.
Ma se è davvero così, perché tanti di noi ingrassano proprio con l’avvicinarsi del solleone? La risposta è semplice: quando si parla di menù estivi e cibi consigliati, spesso le corrette indicazioni vengono offuscate da false credenze e abitudini errate, con il risultato che si finisce per affidarsi a veri e propri falsi miti.
Cerchiamo di sfatarne qualcuno.
Spezie e olio d’oliva sono il condimento ideale per pasta e riso freddi. Del resto sono o non sono gli ingredienti base di tanti piatti estivi? E poi si sa, l’olio extravergine d’oliva è il re della dieta mediterranea perché fa bene alla salute… tutto vero, ma attenzione: l’olio, pur essendo un grasso vegetale, è estremamente calorico e deve essere consumato con moderazione (un cucchiaino a crudo per condire una porzione di pasta o insalata). Non dimentichiamo poi che i grassi e gli aromi piccanti, così come i semi oleosi, tendono a portare al corpo calore extra, asciugando i tessuti.
Prosciutto e melone rappresentano un piatto fresco e leggero. Il discorso vale per il melone, ma non certo per il prosciutto crudo, che come tutti i salumi è sono ricchissimo di sale e favorisce ipertensione e ritenzione idrica: meglio non abusarne!
I cibi che richiedono una digestione laboriosa sono da evitare con il caldo. Anche in questo caso, occorre fare qualche distinguo. Prendiamo il peperone, spesso evitato in quanto alimento “pesante”: in realtà è metabolicamente più rinfrescante del pomodoro, in quanto a fare la differenza non è la temperatura esterna del cibo, ma la sua capacità di consentire ai tessuti di generare meno calore.
Quando fa caldo è meglio mangiare meno. Il fatto che l’appetito diminusica per il caldo non significa che in estate si debbano ridurre drasticamente le calorie ingerite: un apporto giornaliero equivalente al proprio fabbisogno è indispensabile per
bilanciare la traspirazione e mantenere la corretta temperatura corporea.
Cocco e anguria sono merende ideali sotto l’ombrellone. Certamente si tratta di alimenti freschi e gustosi, ma non per questo in grado di
proteggerci dal caldo. Attenzione, poi, a non cadere nel tranello più comune: anche se la frutta fa bene ed è ricca di vitamine, non bisogna mangiarla in dosi super! Dovendo scegliere tra i due frutti “da spiaggia”, poi, l’anguria è certamente preferibile al cocco: in termini di calorie per 100 grammi, parliamo di 15 contro ben 360. Non poco, vero?